martedì 1 novembre 2011

Matteo Renzi:il nuovo che avanza!

Figlio di Tiziano, ex parlamentare della DC e grande intrallazzatore della Margherita e della Massoneria in Toscana. Primo exploit a 19 anni con Mike Bongiorno in uno dei tanti stucchevoli quiz a premi. Vinse 48 milioni di lire. Fra tanti milioni di persone, guarda caso scelsero proprio a lui e, sempre guarda caso, vinse! Se non fosse stato figlio di suo padre, lo avremmo mai visto da Mike Bongiorn...o. Sì, con una probabilità su 56 milioni (a quell’epoca l’Italia aveva ancora 56 milioni di abitanti).
Dalla metà degli anni ’90 suo padre controlla la distribuzione di giornali e di pubblicità in Toscana e rimesta a più non posso con la Baldassini – Tognozzi – Pontello S.P.A., ha buone entrature in Comunione e Liberazione ed è stato lo sponsor politico del figlio sin da quando faceva il segretario giovanile del PPI.!!!!
Questo sarebbe un volto nuovo e disinteressato?
E non è il solo. In pratica, in qualunque partito, sono tutti figli “d’arte”, eccetto qualche mignotta e parecchi pregiudicati nel PDL.
Il nepotismo non sappiamo neanche cosa sia, no?
E questi farebbero gli interessi del popolo? Sì, del popolo massonico!
E infatti era lampante la presenza di tanti personaggi che gravitano nella galassia Mediaset e Mondadori alla giornata conclusiva del Big Bang di Matteo Renzi all’ex stazione Leopolda di Firenze. La singolare concentrazione di partecipanti non sfugge. Il perché è politico più di quanto possa apparire a prima vista, e a vedere il parterre sembrano essere tanti ad aver abbandonato il premier. “Qui va per la maggiore il modello Marchionne”, sembra “una convention di centrodestra”, dicono alcuni partecipanti. E non sono voci isolate. Gli interventi di oggi, d’altronde, non sembrano frutto di un pensiero di sinistra.
Sorprendono soprattutto gli input che arrivano dal mondo dell’editoria, dai manager e dai comunicatori. Stupiscono le particolari scelte di campo di alcuni. Come quella di Martina Mondadori, nel consiglio di amministrazione dell’azienda di famiglia. Il suo messaggio è netto: “Voglio dare due spunti per quando Matteo sarà presidente del Consiglio”. Invita così il padre dei rottamatori a scendere in campo, spiazzando i presenti: “Matteo ora tocca a te”. Le ricette dell’imprenditrice? “Occorre agevolare l’investimento dei privati in cultura, è l’unico modo che abbiamo per salvarla. Creiamo una task force che se ne occupi”. “La mia generazione è disgustata dal fare politica. Si ha paura di rimanere in debito a vita con qualcuno. C’è necessità di cambiamento c’è voglia di impegnarsi per l’Italia”.

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