martedì 1 novembre 2011

Il Papa: migliaia di bambini uccisi in sacrifici umani - ma i giornali tacciono

Avesse parlato di preservativi o di pedofilia tutti i giornali l'avrebbero sbattuto in prima pagina, ma il Papa ieri parla di sacrifici umani  fatti con poveri bambini innocenti  e i giornali tacciono. Quegli stessi giornali che ieri, tramite il capo dello stato, hanno chiesto al governo di mantenere i finanziamenti ai giornali, proprio dopo che da anni fanno campagne contro i privilegi della casta, i costi della politica e l'Ici della Chiesa. Ma andiamo ai fatti, in certe zone dell'africa vengono praticati ancora riti juju: si pensa che ci sia mala sorte in una famiglia, allora  si prende un bambino, si invocano gli spiriti maligni su di lui, poi con una successione di tagli tale bambino viene dissanguato e ucciso. In tal modo si pensa che gli spiriti vadano via col sangue. Far sparire un bimbo da una baraccopoli africana, senza che nessuno se ne accorga, é facilissimo. Negli ultimi quattro anni sono 9000, ebbene 9000 i bambini che hanno seguito questa sorte. Penso sia, se non più grave, almeno uguale per importanza, di un ragazzo di 15 anni che va con un sacerdote in cambio di droga a Genova, per cui i giornali hanno fatto prime pagine per 2 settimane. Ma non solo, la BBC, non la rai o mediaset, ha realizzato un servizio in cui si é venuto a conoscenza del perdurare queste pratiche anche nelle periferie delle nostre città europee fra le popolazioni di origine africana. Ebbene sarebbero 400 i bambini rapiti in Angola e poi fatti arrivare in Europa per essere sacrificati. Nel pieno silenzio di Repubblica e Corriere. Che gli frega a Scalfari se 400 bambini vengono torturati e dissanguati, magari a un passo da casa sua, se il carnefice non é né Berlusconi né un prete cattolico. E' il multiculturalismo bellezza! Mi piacerebbe sentire il parere di quelli che dicono che le religioni sono tutte uguali, e lo stato deve garantirle allo stesso modo. Magari i radicali stanno già facendo la petizione per la costruzione di un luogo di culto a Milano per i Juju, con al benedizione di Tettamanzi ovvio.

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