giovedì 13 ottobre 2011

I padroni d'europa

Da leggere questo interessantissimo articolo, dispiace che la chiave antiberlusconiana rovini un analisi, quasi impeccabile. E' evidente l'immobilismo di Berlusconi, ma pensare che l'Italia avrebbe contato di più solo perché al governo c'era uno con un altro nome é irrealistico. Il nostro debito pubblico sarebbe stato lo  tesso, ma soprattutto l'europa da 30 anni ormai é economicamente la mano lunga di francoforte e ideologicamente del grande oriente di Francia. L'Italia, come la Spagna, il Portogallo, la Polonia, sarà sempre in un secondo piano. Non a caso l'inghilterra , e i paesi scandinavi hanno deciso di rimanre fuori, perche se fossero entrati , sapevano che non sarebbero di certo stati loro i padroni. Ma noi italiani a farci male da soli, siam maestri, solo berlusconi potrebbe essere favorevole all'entrata in europa della Russia o della Turchia. La Turchia sarebbe il paese più grande territorialmente, più popolato, con l'esercito più grande e con la seconda realtà manifatturiera del continente. L'Italia può veramente illudersi che resterebbe più importante della turchia? sicura che non comincerà a subire i suoi dicktat su tutte le materie che la riguardano?

repubblica - I padroni d'Europa

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