venerdì 12 novembre 2010

"L'Epoca degli Stati-Nazioni é finita!"

Viviamo un'epoca di grandi cambiamenti e di una complessità unica, mai registrata prima nella storia. Nel corso dei secoli si sono affrontate sempre due grandi correnti di pensiero, due fazioni rispecchianti due modi completamente diversi di concepire la vita e la società. Dai patrizi ai plebei, dai guelfi ai ghibellini, dai romantici agli  illuministi per finire al comunismo e al fascismo. Ebbene ques'epoca é passata, morta e sepolta. Finita!Che ne dicano professori di filosofia di liceo ex 68ini falliti, giornalisti militanti o nostalgici avventurieri, é così. Essi sono come quegli innamorati che restano accanto ai corpi dei propri amanti non rassegnandosi alla sua fine mortale. Solo che qui il cadavere a forza di aspettare di essere seppellito, é ben che marcito.
 Continuare ad analizzare l'attualità con queste ideologie equivale a utilizzare anche tutte le altre prima citate. Giudicare la crisi economica dal punto di vista guelfo o i problemi dell'immigrazione dal punto di vista dei curazi é tanto assurdo quanto parlare ancora di socialismo o fascismo. Ma cé un altro morto sul campo, che finora aveva beneficiato dell'agonia delle prime due ovvero il Liberismo. Se il fascismo finisce con la seconda guerra mondiale e il comunismo con il muro di berlino, possiamo dire che il liberismo muore con la crisi del 2008. Oggi una vera contrapposizione si gioca non sul come si esercita il potere, ma dove.

Oggi iniziamo l'epoca, anzi ci rendiamo conto di esservi già dentro, nell'epoca dello scontro fra mondialisti e particolaristi. Per la prima volta il presidente europeo Van Rompuy getta la maschera e dice che il tempo degli stati-nazioni é finito. Rivelando finalmente qual é stao, qual é e quale sarà, il disegno dietro ogni atto della comunità europea da una 30 ina d'anni a questa parte. Ovvero la cancellazione delle identità nazionali. Altro che Europa delle nazioni e dei popoli. Una unica massa uniforme di individui, senza possibilità di associarsi o organizzarsi insieme, quindi gestibile e controllabile facilmente e infine programmata solo a consumare. I grimaldelli sono stai tanti, come i risultati del resto. Oggi l'europa unita é meno ricca, competitiva, potente e sviluppata di quanto lo pteva essere la semplice somma di Germania, Italia, Francia e Inghilterra di qualche anno fa.

L'imbroglio più grande é stata la crisi, spacciata come crisi mondiale, ma come si fa a parlare di crisi mondiale se la Cina, India, Brasile, Thailandia o altri crescono quasi del 10% ogni anno? La crisi é soprattutto, anzi escusivamente europea, quell'americana é crisi finanziaria non manifatturiera o di produzione. E il peggio é che é una crisi autoprodotta, masochista, dovuta sia all'introduzione e quindi tutto ciò che riguarda l'indebolimento dei consumi dei privati, del potere d'acquisto, l'aumento dei debiti pubblici, il ribasso degli scambi esteri. e sia all'apertura insensata e irresponsabile a mondi altamente e scorrettamente concorrenziali come quelli del mediooriente. Non ho detto mercati ma mondi, perché intendo anche gli scambi tecnologici e di persone che sono transitate insieme alle merci.       
       Tutto per un ideale di un grande ordine mondiale. Che se ben pensato, per filo e per segno dalla massoneria occidentale, non ha fatto i conti con la scaltrezzza e l'intelligenza cinese, che si appresta in breve tempo a sedersi su quel trono mondiale, preparatogli ad arte da quegli imbecilli quanto sprovveduti massoni euro-americani. L'unica strada percorribile è una e una sola, abbandonare la nave prima che coli a picco, perché sta già affondando! Tutti gli altri sforzi saranno vani. Una volta messi in salvo costruire una nuova nave e mai più imbattersi in quel tringolo delle bermuda che ha creato la classe dirigente modiale degli tultimi 20 anni.

Van Rompuy:"Il Tempo degli stati nazione é finito"

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